Si avete capito bene sto parlando del piatto iconico della cucina della capitale la carbonara però inserendo un aggiunta di un prodotto iconico della nostra Calabria la nduja.
La carbonara in chiave calabrese lo degustata al Rifugio del Gusto Seminara nella provincia di Reggio Calabria.
Quando lo letta sul menù subito mi sono incuriosito però prima di degustarla ho deciso di farmi sgelare come la preparavano , per questo prima vi racconto la ricetta , poi vi parlerò della mia food experience golosa.
Lo chef gentilmente mi ha spiegato tutti i passaggi ed adesso io li spiegherò a voi.
Il procedimento
Il procedimento e uguale alla solita carbonara , iniziamo sudando per bene il guanciale , nel frattempo caliamo gli spaghetti. Poi creiamo la crema con il tuorlo dell’uovo ed il pecorino a freddo , adesso ammorbidiamo la nduja.
Adesso scoliamo gli spaghetti e via in padella mantechiamo con la crema di tuorlo e pecorino ed aggiungiamo la nduja. Rendiamo il tutto bello cremoso e dividiamo in quattro piatti di portata.
Sopra inseriamo il guanciale croccante ed il pecorino. Siamo pronti per degustare questa delizia per il nostro palato, fantastico l’equilibrio di sapori in bocca , ottima la sapidità e croccantezza donata dal guanciale rigorosamente di suino nero calabrese.
La particolarità
Molto guduriosa la cremosità della carbo chema , la nduja rende il tutto con quel pizzico di piccantezza , il contrasto con il pecorino fa sì che la nota piccante si sente ma non è troppo invasiva e persistente.
Io sono un’amante della carbonara fatta bene e vi devo dire che questa variante e strepitosa strepitosa tutta da gustare.
Spero che questa preparazione sia di vostro gradimento e vi ricordo che potete interagire con me sulla mia pagina personale Facebook Piero Cantore. Poi se ancora non lo avete fatto iscrivetevi al gruppo Facebook ” Made in Calabria “ così da scoprire e ricevere tante ricette golose e particolari. Mi raccomando invitate anche i vostri amici ad iscrivervi”.