Il gastronomo con il baffo Piero Cantore sul Vinitaly 2022

È terminato da circa 10 giorni il Vinitaly a Verona. Si è tenuta dal 10 al 13 aprile la manifestazione riaperta al publico dopo due anni di stop forzato causa Covid-19. L’ultima edizione è stata fatta nella primavera del 2019.

Molte le aziende calabresi che hanno partecipato. Oltre allo stand realizato dalla regione Calabria al paglione 12, molte altre cantine sono state presenti con i loro stand tra cui, al numero C4, le Cantine Spadafora di Donnici.

Buona l’affluenza del pubblico, secondo molti esperti del settore sopra le aspettative. E la Calabria ha usufruito di una buona visibilità in questa occasione.

Le cantine Spadafora hanno dato l’opportunità di poter degustare la nuova annata dei loro vini è poi è stato presentato l’ultimo nato della famiglia: il Pandosia, un vino bianco da uve Pecorello molto particolare e gustoso.

Degustando questo vino si rimane affascinati dal suo colore, un giallo verdolino con riflessi dorati che diventano sempre più presenti man mano che il vino si evolve, poi però all’olfatto si resta un po’ stupiti: questo vino risulta dai profumi delicati e poco persistenti, anche se va detto che è una caratteristica del vitigno, ma poi al palato è un tripudio di armonia, in bocca risulta armonico, si apprezzano le note di frutta esotica come ananas e kiwi, di buona acidità e sapidità. Abbastanza persistente e molto particolare. Devo dire che al palato questo vino mi è piaciuto in modo particolare.

Un ottimo vino da utilizzare come aperitivo o abbinato con del crudo di pesce, ottimo anche per accompagnare piatti di pesce come le linguine alle vongole o un bel risotto ai frutti di mare. Ottimo anche per accompagniate del pesce alla griglia o una buona frittura di gamberi e calamari.

Come già detto, l’azienda ha deciso di presentarlo ufficialmente proprio in questa nuova occasione del Vinitaly 2022.

Ecco cosa ci ha dichiarato  titolare Ippolito Spadafora titolare dell’azienda SPADAFORA 1915: “Per questo vino ci siamo ispirati alla storia del nostro territorio, Pandosia era un’antica città fortificata, fondata da re Italo e capitale del popolo degli Enotri; gli storici la descrivono come una rocca, adagiata su tre colline affacciate sulla città di Cosentia (Cosenza), dove nei pressi scorre il fiume Acheronte.

È proprio in quella zona che vengono coltivate da anni ormai le uve Pecorello; abbiamo deciso di vinificale in purezza ottenendo un vino bianco unico, la cui produzione limitata ci consente di preservare le note caratteristiche organolettiche del vitigno”.

A me non resta che ricordarvi di non perdere il prossimo articolo.